Lucomagno: oltre la barriera!
Quanti di voi si sono chiesti perché la strada del Passo del Lucomagno, a volte, non è percorribile da automezzi e pedoni in una giornata invernale dove nel cielo splende il sole? Andare oltre la «sbarra» abbassata, significa scoprire il «dietro le quinte» che la gente comune non conosce, o può solo immaginare. Serve un grande lavoro di responsabilità per dare luce alla sicurezza di un passo alpino. Un immenso impegno che coinvolge in prima persona i macchinisti addetti allo sgombero della neve, ma anche altre figure professionali fatte di tecnici ed esperti, sia di meteorologia che di montagna.
L’armonia e il seppur lento scorrere della vita del luogo non può attendere i primi fiocchi di neve. Serve programmare, muoversi prima della brutta stagione. Gli elicotteri si alzano in volo sopra il passo già nell’autunno, quando le foglie si aggrappano ancora, seppur con fatica, agli alberi delle quote più basse. Nulla può essere affidato al caso, e al destino. Serve muoversi prima che la coltre bianca cambi i connotati paesaggistici delle nostre montagne. Un binocolo e l’amore per la propria terra possono salvare la vita di molte persone.
È per questa nobile consapevolezza che gli «Angeli» della nostra valle dedicano parte della loro vita al serpentone di asfalto che collega il cantone Ticino al cantone Grigioni.
Nelle gelide notti al valico, le stelle illuminano il suggestivo cammino che si snoda nella natura incontaminata. Gli uomini delle valanghe sembrano riposare avvolti nella coperta di un cielo apparentemente amico. Ma la montagna si sa, è imprevedibile. A volte chiama improvvisamente le creature celesti.
È un altro giorno lassù, dove le nuvole si toccano con un dito. Si sentono nuovi frastuoni e voci amiche. Gli «uomini bianchi» si sono messi in cammino, ancora una volta.
Sara Testoni – Biografia
Inizia la sua attività di fotografa giovanissima, appassionandosi fin da subito alla visione del mondo che la circonda. Negli anni sviluppa una propria ricerca personale attraverso la tecnologia digitale, nonché l’approfondimento e lo studio delle tecniche innovative della post-produzione. Nell’ultimo decennio ha partecipato a numerosi workshop e seminari in Svizzera e all’estero, affinando lo stile in un’osservazione univoca del soggetto, sempre più personalizzata. «Amo immortalare l’inusuale, quell’affascinante inusuale che solo lo «scatto» sa trasformare in un ricordo da conservare gelosamente per sempre», una nobile definizione che l’autore sottolinea, non solo attraverso le sue opere, ma anche nel percorso e nell’approccio quotidiano della vita. Originaria della città di Lugano, attualmente vive e lavora in Valle di Blenio.
Le immagini realizzate fanno parte di un progetto di documentazione iniziato nel 2020, e sviluppato nell’arco degli anni nelle tre stagioni invernali. Dal lavoro di Sara Testoni emerge l’incisivo e sopraffino sguardo immerso nel quotidiano del luogo. Il suo percepire non è mai superfluo, neppure atto alla spettacolarizzazione. Il discreto sentire, spesso concepito in punta di piedi, permette una visione che non è mai univoca e rivolta solamente ad occhi esperti. Il suo indagare si immerge nella vita della gente, in un caloroso abbraccio che conduce fino all’ultima pietra. Lassù, dove gli uomini del Lucomagno toccano il cielo.
Copyright Sara Testoni